Mercoledì 11 serata di 'Tecniche di base' al Centro La Resistenza
Programma:
Autoproduzione del latte di soia
Tofu casalingo
Gestione dell'okara
Yogurt di soia
Seitan
Gestione dell'amido di frumento
Latte di riso
Latte di semi oleaginosi
Fuori programma:
pandolce an(n)archico
Con argomenti così densi, urge la presenza di un'aiutante - assaggiatrice. Sullo sfondo: Sala Arrigoni
Vediamo un po' questo seitan..
Grazie a chi mi ha dotato di fuscella adeguata!
In primo piano: yogurt greco. 100% vegetale, ovvio!
Nessun problema se dobbiamo prepararlo in anticipo: il tofu, correttamente gestito, resiste in frigo anche una settimana. Basta un bagnetto giornaliero in acqua fredda. Quella dell'ammollo va rinnovata quotidianamente e il panetto dev'essere immerso completamente.
Un grazie sentito alla fotografa resistente Mrs. Ciufola
Vietato buttare l'okara, possiamo usarla per mille e mille diverse preparazioni. Ah, anche come attivatore del compost, ovviamente
Lo yuba lascia perplessi. Tranquilli, devo ancora capire come lavorarlo e come usarlo. Ma prima o poi..
Non è necessaria, ma la pressa del tofu fa scena. E devo ammettere che il firm raggiunge una consistenza fantastica senza organizzare improbabili torri di Pisa per fare pressione, basta sistemare le zattere sopra e sotto.
Un grazie a tutto il pubblico resistente, che in due turni e più di 4 ore di chiacchiere ha sviscerato argomenti complessi e importanti.
E non ultimo ha accolto con calore le esibizioni dell'aiutante. Essere madre è anche questo. Permettere a una donna di essere madre - non solo al parco giochi o in improbabili ghetti di plastica colorata, ma a ogni ora della giornata - è scriverlo nella pelle degli adulti di domani - i suoi figli
3 commenti:
Ciao cara, le ricette sono stupende! funzionano veramente!! :) soprattutto il seitan e' venuto buonissimo! Poche domande al volo: nella ricetta dell'okara c'e' scritto che si conserva un paio di giorni in frigo, ma se viene essiccata quanto dura? e poi sai per caso quanto ci mette ad essiccare nel forno? L'ho messa nel forno caldo per circa 20-30 minuti ma risulta ancora umida... Dovrei lasciarla di piu'?
E ultima cosa: quella pressa di legno (che e' bellissima da vedere!) mi sai dire dove si trova? Per adesso ho usato il contenitore di ricotta (grazie ancora!) ma a proposito delle torri di Pisa :) sono un po' scomodi e credo non facciano il lavoro di pressione come il magico cubetto di legno :-) un abbraccio.
Ciao Shelly, benissimo! Se non diamo ricette funzionanti, a che servono le nostre chiacchierate? E comunque non ho nessun merito: ne ho provate tante e vi trasmetto la mia esperienza. Ovviamente citando le fonti :-) Ti consiglio di conservare al massimo un mese - un mese e mezzo l'okara secca, perché contiene pur sempre una certa quota di grassi che potrebbero irrancidire nonostante la tostatura/essiccazione. Stima mia, non ho trovato dati al riguardo. Vale sempre il principio di consumare i cibi il più freschi possibile se non stiamo attendendo per motivi particolari. Per la pressa ti mando i riferimenti via mail. E' davvero ben studiata, anche se pressioni ben maggiori si possono ottenere con sistemini magici ;-) Devo solo procurarmi la materia del sistemare :-) Un abbraccio a te!
Ah, scusa, sui tempi: ti consiglio di stenderla, aiutandoti con un foglio di carta forno e un matterello, o col dorso di un cucchiaio bagnato, il più sottile possibile. basterebbe anche lasciarla nel forno che si sta raffreddando dopo una preparazione. E' vero che resta umidina, ma in questa stagione puoi completare il processo accanto a un calorifero, o in caldaia. I miei tempi sono poco attendibili perché la lascio nella stufa a legna in quei momenti in cui la alimento poco..Entro ed esco da casa mentre lavoro e bado a tenere la brace o poco più. L'importante è che subisca una prima cottura e che poi sia fatta seccare per bene. Vedrai quanto è utile! Fammi sapere e se altro chiedi ;-)
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