mercoledì 20 ottobre 2010

Stanza disordinata (scritto il 20101011)

Oggi seminario entusiasmante, questo. Ho conosciuto un sacco di persone interessanti e tra le varie mi è tornato in mente che non sto sistematizzando nulla dei miei seppur poveri esperimenti sulle erbe spontanee in cucina e altrove. E anche che questa stanza virtuale sta diventando disordinata come il non-luogo in cui sto dormendo..aiuto! Meglio prendere il fiato e iniziare a fare un po' di ordine.
Invidio i cigli delle strade, invidio gli incolti, invidio anche le prose coltivate in cui le spontanee sono già nate..che ordine perfetto, che senso di pulizia! So che i vicini non condividono. Eppure lì niente è per caso. E soprattutto non corro il rischio di sentirmi sporca se tocco la Terra, le erbe. Dove appoggio le zampe in città, sì. Intendiamoci, non ho fobie specifiche al riguardo, ma il senso di nettezza che alcuni materiali lasciano è impagabile.
Scriverò di erbe spontanee. Promesso. Devo anche dire che molto, dopo essere stata qui, mi appare da sperimentare, e in un certo senso mi sento di dover essere più scrupolosa quando cucino. A volte la mia arte del recupero mi fa preparare piatti magari gradevoli, ma a ben guardare poco sensati.
Giusto perché avevo davvero usato una spontanea, e in modo poco sensato, cominciamo con un piatto del riciclo.

Purpèt di okara
Ingredienti:
Okara: il mio era addirittura surgelato! Ho l'obiettivo di ridurre l'uso del freezer fino a eliminarlo e di usare cibi disidratati, ma piano piano ;-)
Carote
Patate
Cipolla bianca
Portulaca, due ciuffi: cuocendola parte degli omega-3 si degradano, ma avrebbe reso le polpette più gustose e complete!
Noce moscata, curry, paprika, origano
Pangrattato



Procedimento:
Cuocere in pentola a pressione okara e verdure tritate per almeno 15' dal sibilo, unendo un goccio d'acqua. Sfiatare e controllare quanto l'impasto è ancora umido, se si nota liquido libero asciugare in padella. Unire le spezie, schiacciare con una forchetta e rassodare con un pochino di pangrattato. Formare palline grosse come una noce, appiattirle, passarle da ambo i lati nel pangrattato. Scaldare un filo di olio in una padella e adagiarvi le polpette. Abbassare la fiamma e asciugare. Voltare con l'ausilio di una paletta e far rosolare entrambi i lati. Servire con una bella insalata di stagione.
Ai Milanès in ascolto: la maggior parte dei corsi sono la domenica e faccio andata e ritorno in giornata..non penso siate così coraggiosi da poterci vedere alla stazione centrale dalle 8.35 alle 9.20 ;-) Ci ripasso, il pomeriggio, dalle 16 in poi. E un paio di volte sarà per l'intero week-end, forse già il 30 e 31 ottobre se troverò posto. Sicuramente a gennaio. Infine, previsto anche viaggiare con la famiglia, il che permette tutta altra elasticità di orari. Allora, chi riesco a incontrare?

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